Risparmiare sui farmaci da banco scegliendo quelli “generici” o equivalenti
Il medico vi consiglia l’Aulin come antinfiammatorio e lo acquistate spendendo oltre 4 euro. Per quale motivo se il principio attivo è il Nimesulide che potrebbe costare poco più di 2,50 euro come farmaco generico? E’ una domanda che pochi ancora si pongono perchè i farmaci equivalenti spesso sono scarsamente pubblicizzati da dottori e farmacisti. Libertà di scelta, non si discute, ma tutti noi conosciamo i costi della sanità e risparmiare in questi casi non significa assolutamente comperare un prodotto di seconda fascia, per cui non abbiate timore di acquistare i farmaci generici.
Sono tanti i marchi commerciali di farmaci di uso comune sostituibili a prezzi decisamente inferiori: Moment, Tavor, Gentalyn, Ritalin, Valium tanto per citarne qualcuno.
Secondo alcuni recenti dati Istat, oltre il 9% degli italiani, la maggior parte dei quali nella fascia over 65 e residenti al Sud, rinuncia a curarsi. Da un lato per i lunghi tempi di attesa degli esami, in particolare quelli specialistici, dall’altro per l’elevato costo di molti medicinali. Soprattutto per un anziano che vive con la pensione, il peso di una terapia farmacologica può gravare sul bilancio in maniera devastante, impedendogli, di fatto, di prendersi cura della propria salute.
I farmaci equivalenti
Questo tipo di farmaco è un medicinale che presenta lo stesso principio attivo dell’originale, ma costa di meno perché non più coperto da brevetto (in Italia, la copertura brevettuale può durare fino a 38 anni, rispetto ai 20 della media dell’Unione Europea). Spesso, gli equivalenti sono prodotti dalla stessa casa farmaceutica di quelli originali e presentano lo stesso dosaggio e le medesime indicazioni di somministrazione.
Prima di essere messo in commercio, un farmaco generico deve ottenere la certificazione da parte del Ministero della Salute che ne accerterà la “biodisponibilità”, cioè con quale velocità e in che quantità il principio attivo viene assorbito dal nostro organismo. Non ci sono molte differenze tra un medicinale equivalente e uno originale, se non, talvolta, nella composizione e nella tecnologia farmaceutica con cui quello generico è stato prodotto.
L’unica vera discriminante è nel prezzo, visto che il medicinale equivalente è più economico di quello di marca e costa almeno il 20% in meno, con punte del 50%. Ciò è possibile perché i produttori di farmaci generici possono evitare di ripetere i controlli già effettuati dalla casa madre. Gli è sufficiente presentare una documentazione che attesti la bioequivalenza del medicinale, l’idoneità del processo di produzione e il controllo qualità. Quando si va in farmacia, bisogna ricordarsi che il personale è tenuto a informare il cliente sull’eventuale esistenza del prodotto equivalente, così come i medici del servizio sanitario nazionale.
Le nuove normative rendono difficile una comparazione dei prezzi tra marchi commerciali e farmaci equivalenti. Per quelli non rimborsabili, il prezzo è lasciato a discrezione dei punti vendita mentre per i farmaci di classe A e H, rimborsabili, ci viene in aiuto il sito del Governo, l’Agenzia Italiana del Farmaco.
Nell’apposita sezione trovate le liste di trasparenza con l’elenco dei medicinali, la differenza dei prezzi di mese in mese e il nome del principio attivo (P.A) affiancato al nome commerciale. (es. OKI – Ketoprofene)
Confronto prezzi per principio attivo nel corso degli anni.
I CONTI IN TASCA | ![]() |
RISPARMIO ANNUO |
costi per farmaci da banco ipotizzabile in un annuo a persona: 100 euro | 30,00 euro |
Il conteggio si basa si una stima approssimativa. La spesa può raddoppiare in caso di malattie croniche. Al contempo il risparmio sara’ ancora più elevato. Per ottenere un calcolo piu’ preciso, si puo’ eseguire il test indicato dal sito equivalente.it che, elabora il calcolo partendo dal numero di componenti della famiglia e dalle patologie che richiedono l’utilizzo di farmaci equivalenti. Il risparmio dedotto si traduce in denaro utilizzabile per altri scopi, come libri, attività sportive, uscite al cinema e quant’altro.
Ioequivalgo
Per chiunque volesse approfondire la conoscenza dei farmaci equivalenti, c’è a disposizione l’app gratuita Ioequivalgo, lanciata in occasione della campagna #ioequivalgo.
L’iniziativa è stata organizzata da alcune regioni del sud Italia per sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo dei medicinali generici, per informarli e fornire loro un’opportunità di scelta consapevole, per promuovere una politica di trasparenza dei prezzi e per ridurre le pericolose interruzioni delle cure dovute a difficoltà economiche. Grazie a questa app è sufficiente inserire il nome del farmaco di cui si ha bisogno, il codice a barre o il principio attivo per sapere se esiste il corrispettivo generico.
Utilizzando questa app creata da Farmadati Italia, potrete scegliere tra le diverse tipologie del farmaco (granulato, pastiglie, etc.) e selezionarne il dosaggio indicato dal medico o dal farmacista. Ogni volta che effettuerete una ricerca con Ioequivalgo, avrete a disposizione la lista dei farmaci in commercio, sia gli equivalenti (indicati dall’Agenzia Italiana del Farmaco) che gli originali, divisi per fasce di prezzo.
Nella lista sono compresi tanto i farmaci erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale quanto quelli a carico del cittadino. Se vi trovate dal vostro medico o in farmacia, con Ioequivalgo vi basterà qualche secondo per informarvi e compiere una scelta consapevole ed economica.