Il caffè, più che un’abitudine, è una vera consuetudine, una tradizione anche prepararlo in casa. Borbotta mentre “sale”, il profumo si spande nell’aria: gustarne una tazzina senza andare al bar.
La tecnologia ha ideato le più diverse metodologie per prepararlo; il rito della preparazione, però, rimane sempre lo stesso.
Ma quanto costa un caffè fatto in casa? Partendo dal presupposto che il costo di una tazzina di espresso dipende da alcune variabili, vi rispondiamo illustrando i diversi modi di fare un caffè in casa e cercando anche di suggerire lo strumento più idoneo alle vostre esigenze e al vostro budget.
– La moka: classica o elettrica
Intramontabile classico dai tempi dell’”omino coi baffi”, in ogni casa ne esiste almeno una: pratica e funzionale, il progresso ci ha fornito anche quella elettrica, ma il sistema è identico.
C’è un serbatoio da riempire d’acqua (possibilmente, poco calcarea) e un filtro da riempire di caffè in polvere: con la pressione prodotta dal calore, l’acqua “sale” passando attraverso il filtro e la trasformazione in caffè espresso si compie.
Richiede poca manutenzione: dopo l’uso, va svuotata, smontata e lavata solo con acqua (mai utilizzare detersivi che rischiano di alterare il sapore del caffè).
Il suo costo cambia a seconda dei modelli, della capacità e della marca: una moka classica da 3 tazze costa tra i 10 e i 30 euro, il prezzo di quella elettrica varia dai 30 agli 80 euro.
Ma, quindi, qual’è il costo un caffè fatto in casa con la moka? Se consideriamo che, anche qui, la variabile è data dalla marca del caffè e che per ogni tazzina se ne impiegano circa 7 g, avremo un prezzo medio di 0,12 euro a tazzina.
– La macchina a cialde
Il suo funzionamento ricorda quello delle macchine da bar: ha un braccio con il filtro dove poggiare la cialda con la polvere di caffè e un serbatoio per l’acqua. La manutenzione è leggermente più complessa di quella della moka: dopo l’uso prevede smontaggio e lavaggio del serbatoio e dell’alloggiamento delle cialde e, periodicamente, la decalcificazione dei meccanismi di erogazione.
Il prezzo è compreso fra 30 e 200 euro, anche se esistono modelli più cari dalle prestazioni quasi professionali.
Considerando che un chilo di caffè in cialde costa circa 26 euro, un espresso preparato con questo tipo di macchina costerà intorno ai 0,18 euro.
– La macchina a capsule
Il funzionamento è simile a quello della macchina per caffè in cialde, ma le capsule non sono (solitamente) riciclabili, infatti vanno smaltite nella raccolta indifferenziata.
E’ molto pratica da utilizzare perché basta inserire la capsula nell’apposito alloggiamento e premere il pulsante di erogazione.
Non necessità di manutenzione quotidiana, ma bisogna, ogni tanto, svuotare e pulire il vano dove finiscono le capsule usate ed effettuare cicli di decalcificazione.
Il prezzo di queste macchine, oltre alla marca, fa riferimento anche al design: possono costare dai 30 ai 200 euro.
Tenendo conto del prezzo medio di una capsula, che è di 0,25 euro e contiene i 7 g di caffè “canonici”, un espresso preparato con questo tipo di macchina costerà circa 0,40 euro.
– La macchina automatica
E’ la più versatile perché funziona sia utilizzando il caffè in chicchi che quello già macinato. Possiede infatti, una macina interna che riduce in polvere i chicchi di caffè subito prima dell’erogazione.
Manutenzione semplice: va smontato e lavato il raccogli gocce e il contenitore dei fondi, necessita di cicli periodici di decalcificazione, spesso segnalati dallo stesso apparecchio.
Il prezzo oscilla tra i 250 e i 500 euro, se dotata di accessori può costare anche di più: ma una tazzina preparata con questa macchina risulta, alla fine, molto economica perché il caffè in chicchi è meno caro (circa 12 euro al chilo) di quello in polvere: quindi una tazzina di espresso preparata con la macchina automatica costerà in media 0,08 euro.
In deifnitiva, quale scegliere?
Come abbiamo visto, la macchina automatica è quella che dà il prodotto finale meno caro (circa 0,08 euro ad espresso), quindi è consigliata se si fa largo consumo di caffè. Va tenuto in considerazione il costo della macchinetta, elevato ma se utilizzata quotidianamente si ammortizza nel breve termine.
La moka può essere accostata a quella a cialde (0,12/ 0,18 euro a tazzina), quindi sono entrambe abbastanza economiche e adatte a chi fa un uso mediamente limitato di caffè.
La tazzina più costosa (ma anche la macchina più pratica e “stilosa”), risulta quella a capsule: circa 0,41 euro, consigliata se si fa un uso piuttosto limitato di caffè e si desidera un oggetto di design da esporre in cucina. Rimane comunque lo svantaggio dello spreco che si genera, per via delle capsule di caffè che dovrebbero essere riciclate a parte negli appositi contenitori o, con un pò di fantasia, a casa come abbiamo suggerito noi.

Arianna De Teresi è una creativa scrittrice specializzata in ricette antispreco, ispirando i lettori con soluzioni culinarie innovative e sostenibili. La passione di Arianna per la cucina si riflette nei suoi articoli, che offrono consigli pratici per ridurre gli sprechi alimentari e preparare piatti deliziosi con un approccio consapevole. Aspirante giornalista, Arianna unisce la sua creatività nella scrittura alla sua passione per il cibo, contribuendo a sensibilizzare sulle questioni legate al consumo responsabile. Appassionata viaggiatrice, Arianna abbraccia uno stile di viaggio sostenibile e a basso impatto ambientale, esplorando il mondo con attenzione all’ecologia e alla frugalità. Questa prospettiva eco-consapevole si riflette nel suo impegno per condividere consigli e suggerimenti per viaggiare in modo economico e rispettoso dell’ambiente.