L’epoca moderna viene considerata da tutti come quella del consumismo, basta guardare all’interno delle vostre case per rendersi conto dei numerosi oggetti e vestiti che vengono acquistati ma che poi rimangono sugli scaffali o negli armadi.
Il web e la digitalizzazione hanno elevato esponenzialmente le spese di una famiglia. Attraverso uno smartphone potete acquistare qualunque bene, ordinare cibi in ristoranti e pub e spendere soldi.
Effettuare acquisti è per certi aspetti considerato come parte fondamentale per essere felici. Ma sono necessari tutti gli oggetti che quasi quotidianamente comprate? Si può vivere felicemente senza soldi?
Sono queste alcune delle domande che hanno spinto una giovane donna Michelle McGagh ad affrontare una sfida per se stessa e per la sua vita: non spendere soldi.
In questo articolo descriveremo la sua storia in modo da poter evidenziare cosa può accadere alla vostra vita nel momento in cui si decide di vivere senza il denaro.
La storia di Michelle McGagh
Ma chi è Michelle McGagh? Il suo nome fino al 2016 era una realtà conosciuta solo nel mondo dei freelance, dato che è una giornalista specializzata in economica. Nella notte del 27 novembre del 2015, il giorno del black friday, qualcosa è scattato nella sua mente spingendola a decidere di cambiare il suo modello di vita e limitare le spese solo al necessario.
È stata questa la sua sfida, sia con il sistema sociale, che vi spinge a guadagnare e a spendere quello che avete ottenuto in cose che sono per lo più superflue, ma in particolar modo con se stessa e con il suo modo di pensare.
Vivere senza soldi, per Michelle McGagh ha significato dover affrontare rinunce, difficoltà con amici e parenti, effettuare delle scelte e al contempo però crescere sia nello spirito che nella capacità di valutare quello che la vita moderna realmente offre. Attraverso questo suo percorso che è durato 12 mesi ha imparato ad essere felice solo con poche cose.
Vivere senza soldi è una realtà possibile
Vivere senza spendere soldi, è una realtà possibile? È quello che si è domandata Michelle McGagh. Spesso sono gli eventi della vita che incidono sulle scelte che facciamo. Nel caso di Michelle non aveva problemi economici, il suo conto in banca prevedeva una certa somma, il suo lavoro la soddisfaceva economicamente e il suo compagno Frank contribuiva alle spese di casa. Ma allora perché ha scelto di affrontare questa esperienza? Nel 2013 ha effettuato il primo passo che due anni dopo la porterà alla sua sfida: l’acquisto di una casa più grande.
Come ha detto in più di un’intervista, la casa era troppo per loro, non rispecchiava le esigenze e inoltre si erano sobbarcati un mutuo gravoso. In quel momento si è posto il seme di un pensiero: risparmiare e ridurre quello che non era necessario.
Come liberarsi dal consumismo: la scelta di Michelle McGagh
Rompere lo schema del consumismo è stata la base della scelta di McGagh, una gabbia in cui era entrata e che la spingeva ogni giorno a lavorare di più al fine di spendere nello shopping, in pranzi, cene e intrattenimenti vari.
Così allo scoccare della mezzanotte del 27 novembre del 2015, il giorno del black friday invece di dedicarsi a una giornata di spese pazze come milioni di persone, Michelle ha stabilito di ridurre al minimo qualunque tipologia di acquisto. Per fare ciò ha scelto di fissare, insieme con il compagno Frank, un budget che prevedeva le spese necessarie, come il pagamento del mutuo, le rate dell’assicurazione della vita, quelle per l’alimentazione, per l’igiene, le bollette, l’assistenza alla famiglia e le opere di beneficenza.
Per comprendere come abbia drasticamente eliminato le spese superflue, Michelle ha prevista una spesa di solo 31 sterline settimanali per mangiare, mentre non ha voluto introdurre nessuna voce per il trasporto. Per spostarsi ha scelto di utilizzare la bicicletta.
Il budget mensile si è ridotto non senza una serie di sacrifici che hanno influenzato la sua vita e quella delle persone che vivevano intorno a lei. Alla fine dopo un anno ha risparmiato bene 25.000 € pagando in anticipo parte del suo mutuo, oltre ad aver radicalmente rivoluzionato il suo modo di pensare.
I passi per raggiungere la felicità: apprezzare il minimo indispensabile
Michelle McGagh è riuscita a modificare il suo stile di vita adattandosi a una realtà minimale. È un esempio se volete vivere una vita differente e che permetta di apprezzare le cose che sono davvero necessarie per essere felici.
All’inizio della sua esperienza Michelle ha cercato di limitare le spese, vivendo la vita precedente con le ristrettezze delle regole che si era posta. Successivamente ha compreso che non era questo il modo di affrontare la scelta che aveva fatto. Infatti non bastava doversi privare di un qualcosa, ma alla base doveva esserci un cambiamento radicale, una realtà che non doveva adattarsi alle regole, ma abbracciare un nuovo stile.
Le ristrettezze non erano più dei limiti dovuti al fatto che non poteva spendere soldi, ma sono diventate parte integrante del suo modo di pensare. Grazie a questa sorta di illuminazione ha vissuto i successivi mesi della sua esperienza godendosi una vacanza a zero spese con il compagno, viaggiando per l’Inghilterra e uscendo anche la sera. Le attività che ha fatto erano tutte a costo zero e intorno a lei ve ne erano tante.
La sfida di Michelle McGagh si è trasformata in un’esperienza da cui tutti possono prendere spunto. Troppo spesso si pensa che la felicità sia nel possedere soldi, nell’avere cose e nel lavorare al fine di realizzare questi obbiettivi.
Se volete veramente essere contenti, apprezzando le realtà che vi circondano, l’esempio di questa giornalista può essere uno spunto e un suggerimento per intraprendere un nuovo percorso della vostra esistenza.
Il suo racconto al TED: ascoltala su Youtube: