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Risparmia quasi 14.000 euro in 6 mesi per viaggiare

 

 

La storia di Michael potrebbe essere la storia di chiunque perché è riuscito a realizzare il suo sogno, il sogno che tutti abbiamo nel cassetto e che basta crederci sempre perché si avveri.

Michael è l’esempio certo che non basta essere ricchi per potersi permettere quello che si è sempre desiderato ma, basta volerlo, attuando un piano di buona volontà. Ora Michael è felice e vuole essere d’esempio per tutti coloro che mollano e riprendono e vuole fare intendere che tutti possono farcela.

Michael ha voluto raccontare la sua storia in un’intervista condivisa sul sito nomadicmatt.com e spiega perfettamente come è riuscito a risparmiare 14 mila euro in 6 mesi e spenderli solo in viaggi. Sintetizziamo e traduciamo volentieri l’intervista fatta.

 
 
Nomadic Matt: Michael raccontami un po’ di te

Michael: vivevo nel Texas precisamente ad Austin prima di diventare un nomade viaggiatore. Il mio sogno è sempre stato quello di poter passare lunghi periodi in giro per il mondo.
Ho fatto un po’ viaggi all’estero e ho avuto l’occasione di conoscere tanta gente che avevano il desiderio di girare il mondo. Quella gente mi ha dato la spinta per potermi impegnare a stare in viaggio tutto il tempo che voleva.
Appena diplomato la voglia di mettere da parte soldi per viaggiare mi portò a cercare in lungo e in largo un lavoro di insegnamento che purtroppo non è mai arrivato. Mi balenò in testa l’idea di vendere tutto ciò che possedevo per prendermi un anno di pausa e viaggiare sempre. Ma l’idea non andò a buon fine.
Finii a lavorare in una pizzeria ad Austin come cuoco guadagnando 9 euro all’ora.

 
Per quanto tempo vorresti viaggiare?

Inizialmente avevo pensato di stare fuori solo un anno poi girovagando su internet ho trovato tanti blog di viaggiatori con il mio stesso sogno. Ho letto tutto e ho appreso consigli e idee che non mi sarei mai immaginato.
Ho cominciato a prendere informazioni tipo la qualità e il costo della vita in ogni determinato paese che volevo visitare. Ma poi ho cominciato ad avere i primi ripensamenti del tipo: come faccio a vivere un anno in viaggio? Ma non ho mollato e ho continuato pianificare tutto il mio viaggio di un anno senza tralasciare assolutamente nulla. Dovevo rischiare e così è stato.

 
Quali erano le paure che più ti davano pensieri?

Di paure ne ho avute tante ma ce n’erano due che mi assillavano in modo particolare.
La prima era la gente e quello che avrebbe potuto pensare. Stavo per fare una cosa che andava oltre le mie aspettative e quindi, forse nessuno mi avrebbe capito. Per fortuna ho avuto la mia famiglia che mi ha sostenuto in questa scelta così poco ortodossa e questo è stato molto importante per me.
E poi ci sono stati alcuni miei amici che nel momento in cui raccontavo di questo mio sogno, si sono rivelati tutti gelosi ma mi hanno appoggiato in questo mio progetto folle. Sono sempre in contatto con loro tramite email perché sia amici che familiari si sono affezionati alle mie avventure da viaggiatore.

La seconda paura riguardava il viaggio stesso. Il primo pensiero andava sempre ai soldi che sarebbero potuti finire presto e quindi non riuscire a portare a termine il viaggio. Ma questo era solo un pensiero perché ero convinto che nella vita basta saper organizzarsi e buttarsi, altrimenti non saprai mai cosa succederà. Seguire il proprio cuore è già una grande vittoria. Il pensiero che le cose non sarebbero andate per il verso giusto non rientrava nella mia mente.

 
C’è stato qualcosa che ti ha permesso di superare queste paure?

Nomadicmatt.com per me è fantastico ed è stato lo spunto di molti consigli e piani, soprattutto sul problema paure. Hai scritto benissimo come superare le paure o saperle controllare e spiegato tutte quelle norme che spesso, ci impediscono di scoprire il mondo.

Il blog ha mantenuto viva la mia ispirazione che mi faceva ripetere di continuo alla mia famiglia e ai miei amici “Guarda, io ce la posso fare“. I miei amici mi ritenevano un pazzo e così ho promesso loro che durante il viaggio gli avrei inviato il mio reportage tramite email. Forse solo così avrei potuto fargli cambiare idea e comprendere la mia gioia nell’avercela fatta.

Il blog mi è stato d’aiuto anche per risparmiare sugli alloggi grazie al Couchsurfing e al WWOOfing. Inoltre ho trovato metodi di risparmio sul cibo e così ho ridotto di parecchio il mio budget. Questo mi ha permesso di visitare tanti posti in più e di conoscere tanta gente interessante.

 
Ora vogliamo sapere come hai risparmiato 14 mila euro in 6 mesi

Ho lavorato tantissimo e, ho prenotato il volo per gli Stati Uniti il giorno in cui ho deciso che avrei girato il mondo. Ho chiesto al mio datore di lavoro di aumentarmi le ore di lavoro arrivando a svolgere 65 ore alla settimana.

Ho risparmiato su tutto, tipo mangiavo al lavoro, non accendevo il climatizzatore in casa e, tanto altro. Ho utilizzato il metodo del mio amico dividendo le spese in bisogni e desideri. Quando mi serviva qualcosa valutavo se fosse veramente un bisogno o, uno spreco di denaro. Oltre a lavorare ho venduto tanta roba come il televisore, gli amplificatori della chitarra, l’auto e tanto altro. Però prima di partire ho voluto divertirmi con i miei amici visto che non sapevo quando li avrei rivisti, bevendo un po’.

 
Quanto ti ha sorpreso questa nuova vita in viaggio?

Mi ha sorpreso tanto perché non pensavo che non mi sarei sentito mai solo. Ho incontrato tanta gente che mi ha sempre aiutato anche con semplici indicazioni o piccole conversazioni che mi hanno fatto compagnia.

 
Come sei riuscito a restare nel budget?

Quando viaggi hai voglia di mangiare le specialità del paese in cui ti trovi oppure, anche ubriacarti, ma ho dovuto rinunciare più di una volta. Nel mio caso tutto va fatto con moderazione ma se mi trovassi in eccedenza, mi permetterei qualche sfizio.

 
La sfida che non vorresti perdere?

L’unica sfida che, tra l’altro è anche divertente, è quella di non riuscire a capire l’inglese in quei paesi in cui si parla male ma è meglio godere di ogni momento di questo viaggio, anche di questi piccoli inconvenienti che rendono più allegro l’intero percorso.

 
Che consigli daresti a chi vorrebbe vivere la tua stessa avventura?

Gli consiglierei di preparare un elenco con tutti motivi per cui non dovrebbero farlo e uno, con tutte le ragioni per cui dovrebbero provarci, e poi leggere i blog di chi come me ce l’ha fatta, per rendersi conto che si può fare e che non è poi così difficile e impossibile.