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Quanto occorre risparmiare a 30 anni?

 

 

Una volta laureati e terminati gli studi, trovare un lavoro appagante è da considerare un successo enorme. Se anche ben pagato un privilegio. La realtà non sempre segue le nostre ambizioni e ci si trova ad arrivare a 30 anni con pochi anni di esperienza lavorativa e pochi soldi da parte, nonostante ci si trovi in un periodo già consolidato per affrontare una convivenza o il matrimonio e la famiglia.

Per giungere a questi obbiettivi è necessaria una sicurezza finanziaria. Avere le spalle coperte, cosa significa esattamente a 30 anni?

In base a ciò che afferma un recente sondaggio di Magnify Money, condotto prendendo in considerazione il target di popolazione rappresentato dai giovani americani, questi ultimi stanno risparmiando molto meno dei loro predecessori.

Se, infatti, è vero che una famiglia tipo statunitense ha messo mediamente da parte una cifra vicina ai 12.000 dollari, questa somma è destinata e ridimensionarsi in negativo se invece si punta la lente di ingrandimento verso i giovani della nuova generazione.

I cosiddetti “millennials“, identificabili come i giovani nati tra l’inizio degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Duemila, detengono mediamente una cifra decisamente minore, soltanto 2.400 dollari.
Una strada, questa intrapresa dalle nuove leve, che non condurrà certamente lontano, visto che gli esperti identificano come una soglia sicura di sostentamento quella che consenta ad ogni famiglia di sopportare un periodo di emergenza che va dai tre ai sei mesi. Periodo, questo appena menzionato, che potrebbe essere derivante da un avvenimento imprevisto come un licenziamento o una malattia.

Per poter arrivare ad effettuare previsioni o progetti a medio o lungo termine (costruzione di una casa o l’accudimento di un figlio), la cosa migliore che si possa fare è quella di iniziare a risparmiare sin da subito, approfittando anche e soprattutto degli interessi che l’incedere degli anni permette di maturare.

 
Quanto bisognerebbe avere in prossimità della pensione?

Sempre tenendo in considerazione il caso esemplificativo statunitense, la società di servizi finanziari Fidelity consiglia di possedere una somma di denaro equivalente a ciò che si guadagna in un anno. In altre parole, se al termine dell’attività lavorativa si guadagnano 50.000 euro annui, la somma accantonata dovrebbe essere esattamente la stessa.

Fidelity ribadisce che si tratta di una previsione redatta esclusivamente per ciò che concerne i fondi pensione. Tutto ciò può includere denaro che è stato investito altrove, come i fondi indicizzati o i robo-adviser.

Per arrivare a tale traguardo, Fidelity consiglia ad una persona sui 30 anni di risparmiare una cifra del proprio reddito annuale che si aggira sul 15%. Affinché al risparmio si possa unire un relativamente considerevole profitto, bisognerebbe inoltre assicurarsi di investire il denaro, piuttosto che lasciarlo giacere in un conto tradizionale, senza tornaconto alcuno.

Tutto ciò è però direttamente proporzionale allo stile di vita che si intende condurre. Infatti, se si vuol godere di maggiori agi, la somma da dover risparmiare potrebbe essere un pò più alta. Se, al contrario, si vuol rinunciare a qualcosa pur conducendo una vita tranquilla contraddistinta dal necessario, la somma da versare è ovviamente minore. Un qualcosa, il risparmio, che va maturato con il tempo. Proprio per questo, bisognerebbe incrementare ogni anno il proprio risparmio dell’1%, vedendo di compensare in questo modo eventuali momenti di difficoltà nei quali anche l’accumulo di piccole somme è meglio di nulla.

Da considerare sono anche i bonus salariali percepiti, i premi di produzione o i regali in denaro provenienti da membri della famiglia, fonti queste che rappresentano una ventata di aria fresca.

 
Cosa salvare per le emergenze?
Gli esperti, oltre al risparmio vero e proprio, consigliano la creazione di un fondo di emergenza che vada a tamponare almeno tre o sei mesi di sostentamento.

La macchina potrebbe rompersi, una persona cara viene a mancare, la famiglia potrebbe essere colpita da un disastro finanziario. Emergenze, queste, al quale bisogna arrivare pronti, con una somma che sia sufficiente a tenere testa al tutto.

Suze Orman, esperta di finanza ed autrice di “Women and Money“, raccomanda di essere ancora più preparati, magari dilatando ulteriormente il periodo di tre o sei mesi all’interno del quale affrontare eventuali problemi. In altre parole, bisogna essere pronti a tutto, anche al fatto di dover vivere momenti di difficoltà che durino molto di più dei tre o sei mesi appena menzionati.

 
In che modo iniziare a risparmiare?

Se si ha meno di trent’anni, si hanno approssimativamente altri quarant’anni per continuare a risparmiare. La giovinezza aumenta conseguentemente gli anni per recuperare il tempo perduto. I contanti che verranno investiti avranno infatti decenni per maturare interessi grazie ai quali affrontare una vecchiaia che per sua natura richiede costi molto elevati.

In aggiunta, risparmiare per la pensione aiuterà a liberare budget volti a raggiungere altri obiettivi.
Se non si da dove iniziare, mai disperare. Esiste una ricchezza di sapere disponibile, sapere accessibile attraverso gli esperti finanziari o anche gli stessi datori di lavoro.

Risparmiare per il futuro è talvolta equiparato ad un appuntamento dal dentista. E’ una cosa che viene continuamente rimandata, non facendo altro che allungare la risoluzione di un problema che presto o tardi dovrà essere sgrovigliato.

Più si rimanderà il risparmio, più sarà difficile mettere da parte qualcosa. Bisogna quindi iniziare presto a porsi tali domande. Non è un caso che i genitori si preoccupino di mettere da parte dei soldi per i loro figli sin dai primi anni di età con i libretti di risparmio o altre formule, persino con una piccolo piano di accumulo fai da te.

 
 

Davide Marlzetti

Davide Marlzetti è un appassionato di economia e di strategie di risparmio. Lavora come freelance, dedicando il suo tempo alla scrittura di contenuti informativi legati all’economia e alle migliori pratiche per risparmiare denaro. Con una passione accesa per l’analisi finanziaria e la gestione oculata delle risorse, Davide condivide consigli pratici e approfondimenti che riflettono la sua dedizione nel rendere l’educazione finanziaria accessibile a tutti.