Telefonia mobile: guida alla scelta della tariffa migliore

 

 

La telefonia mobile rischia di diventare una giungla per chi decide di rimpiazzare il proprio profilo telefonico con una nuova offerta più conveniente senza avere le idee chiare e precise.

Molte sono, infatti, le tariffe della telefonia mobile presenti sul mercato che variano da operatore a operatore e tra cui è possibile scegliere a seconda delle proprie esigenze e abitudini.

Esistono offerte a consumo, ad abbonamento cosiddetto tutto incluso, promozioni sull’utilizzo di internet da dispositivo mobile e variano per ciascun operatore telefonico. Come scegliere allora?

Informandosi e analizzando quello che serve. Ecco allora una guida alla scelta della tariffa migliore, andando ad analizzare i prezzi e le caratteristiche.

 
Cosa offre il mercato, le tariffe a disposizione

Sul mercato esistono diverse tipologie di tariffe, differenziate tra loro sia per tipo di cliente – privato o azienda – sia per tipo di consumo – tutto incluso o a tariffazione – sia per tipo di vincolo – ricaricabile o abbonamento. Il panorama, dunque, è piuttosto ampio ed è importante analizzarlo con attenzione.

La prima cosa da valutare per scegliere la tariffa giusta per il proprio cellulare è se si ha bisogno di una ricaricabile o di un’offerta in abbonamento.

La decisione non è da sottovalutare, visto che la seconda ipotesi vincola per un lasso di tempo piuttosto lungo, di solito compreso tra i 24 e i 30 mesi.

È vero anche, tuttavia, che le differenze tra le due opzioni negli anni si sono assottigliate sempre di più, rendendo anche l’abbonamento una possibilità conveniente per i privati, oltre che per le aziende.

 
 
Tariffe cellulari ricaricabili a consumo

La tariffa ricaricabile non ha vincoli ed è perfetta per chi vuole tenere sotto controllo le proprie spese di telefonia mobile. In questo caso si può aderire a una tariffa e decidere di cambiarla anche dopo pochissimo tempo, salvo pagare le spese dovute al cambio tariffario.

Tuttavia, rappresenta la soluzione più elastica per chi non voglia sentirsi vincolato o limitato a un operatore. Nel caso di un profilo ricaricabile, se non si cambia operatore si può aderire alla nuova offerta direttamente dal proprio smartphone, magari attraverso l’applicazione dedicata del gestore telefonico, oppure chiamando il numero verde.

Se, invece, si vuole attivare una nuova SIM o effettuare un passaggio a un altro operatore telefonico, ci si dovrà recare all’interno di un punto vendita. Nel caso delle ricaricabili il piano tariffario può essere a consumo oppure prevedere un pacchetto di chiamate, messaggi ed eventualmente giga per la navigazione mobile.

Qui basterà ricaricare la scheda telefonica quando si desidera con l’importo che si preferisce, a meno di non aver aderito a un profilo forfettario “tutto incluso”.

Questa tipologia di tariffa consente una flessibilità pressoché totale del contratto, la completa scelta del piano tariffario più adatto per le proprie esigenze, la piena autonomia per ricaricare il credito telefonico senza nessun obbligo mensile, a meno che non sia esplicitamente previsto dal piano.

D’altro canto, bisognerà ricaricare la SIM almeno una volta nell’arco di 12 mesi, il passaggio a un profilo tariffario diverso è a pagamento, così come il cambio operatore.

 
 
Tariffe cellulari flat

L’alternativa alla ricaricabile è l’abbonamento, con cui si sottoscrive un profilo tariffario definito “flat“, ovvero un pacchetto che comprende chiamate, messaggi e giga.

L’abbonamento si basa su una spesa mensile obbligatoria che di solito viene scalata direttamente sul conto corrente, anche se oggi esistono anche forme di abbonamenti tramite il credito telefonico, che non hanno bisogno, quindi, di carta di credito o addebito su conto corrente.

In genere si prevede un limite per il traffico voce e dati, ma moltissime tariffe oggi non prevedono più limiti attraverso gli abbonamenti tutto incluso unlimited.

L’abbonamento ha un costo mensile e una durata del contratto vincolante in genere di minimo 24 mesi, salvo incorrere in penali. Questa opzione, oggi, è molto diffusa soprattutto per chi vuole unire la comodità della spesa mensile per la telefonia mobile con il possesso, in comodato d’uso, di uno smartphone di ultima generazione.

Con rate mensili oggi anche piuttosto contenute, si riesce ad avere un cellulare innovativo a una tariffa conveniente.

Un aspetto da tenere in considerazione è quello relativo all’imposta prevista sull’abbonamento, la cosiddetta tassa di concessione governativa, che riguarda i contratti privati ma anche quelli aziendali.

Quando si parla di abbonamento, quindi, non bisogna preoccuparsi di ricaricare il credito telefonico visto che il pagamento avviene in automatico e si tratta di una tariffa particolarmente conveniente per chi è abituato a usare molto il telefono e non vuole avere pensieri di nessun tipo.

 
 
Differenze tra 3G e 4G

Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è la tecnologia di connessione dello smartphone. Spesso, infatti, si parla di 3G o di 4G, ma è bene capire quali siano le differenze.

Queste sigle indicano una generazione di tecnologia. La 3G è una generazione un po’ datata, risalente al 2003, quando è stata creata negli USA. Ma, in concreto, quando si parla di 3G o 4G, si intende una velocità di connessione potenziale, nel primo caso si garantiscono almeno 144 Kbps.

Oggi si parla anche di 4G LTE, una tecnologia che consente di navigare ancora più velocemente.

 
 
Le tariffe migliori per chi usa poco il cellulare

Se invece si è tra coloro, pochi, che usano il telefono il minimo indispensabile, il discorso è ovviamente un altro.

È vero, d’altronde, che sempre più italiani scelgono di comunicare e navigare direttamente da smartphone, i dati del Politecnico di Milano, infatti, confermano che oltre 16 milioni di italiani sono connessi con lo smartphone, rispetto ai 13 milioni che utilizzano il pc tradizionale.

Eppure, ci sono ancora delle fasce della popolazione che scelgono o hanno l’esigenza di utilizzare in modo limitato il telefono, in primis gli anziani. Sono soprattutto gli over 60, infatti, a usare meno lo smartphone, a navigare meno dal dispositivo mobile e a non utilizzare la connessione dati, scegliendo ad esempio di connettersi con il solo wifi. U

tenti senza grandi pretese, quindi, che possono scegliere una tariffa ricaricabile a consumo oppure, per una maggiore convenienza, un pacchetto minimo di telefonate, messaggi e giga per la navigazione, che consenta di chiamare poco ma con una spesa mensile irrisoria.

 
 
Internet Senza limiti su cellulare esiste davvero?

Come detto, esistono delle tariffe senza limiti per chiamare, inviare messaggi e navigare direttamente dallo smartphone.

Concentrandosi soltanto sulle tariffe relative alla navigazione online, la domanda che ci si potrebbe porre è se esistono davvero le offerte senza limiti, vale a dire quei piani tariffari che consentano di connettersi in modo illimitato con un canone mensile.

In genere internet illimitato è un’offerta a vantaggio della telefonia fissa, quella di casa. Per la connessione mobile, invece, generalmente si hanno a disposizione dei profili tariffari per smartphone, tablet e chiavette USB che promettono una navigazione con delle soglie mensili sotto forma di giga.

Superato questo limite, la velocità della connessione si riduce drasticamente fino al successivo rinnovo mensile.

Sono a disposizione anche dei pacchetti di giga extra per andare ad arricchire quella di base, da aggiungere eventualmente quando si finiscono i propri giga.

 
 
Tariffe telefoniche cellulari per l’estero

Per quanto riguarda l’estero oggi vige il cosiddetto roaming a tariffa nazionale, ovvero la possibilità di utilizzare il proprio telefono in qualsiasi Paese dell’Unione Europea alle stesse tariffe vigenti in Italia.

Il vecchio roaming che spesso riservava spiacevoli sorprese in bolletta o sul credito residuo, oggi non esiste più. Questa norma si applica al costo delle chiamate, ma anche al resto del pacchetto che eventualmente è previsto nel piano tariffario.

Tuttavia, c’è un limite: per poter applicare il “roam like at home” è necessario che ci si trovi all’estero solo temporaneamente e che, di conseguenza, si utilizzi il proprio telefono più a lungo nel proprio paese di origine, piuttosto che fuori, pena l’applicazione del roaming permanente.

Questo è quello che la normativa europea definisce un uso corretto del roaming e che esclude una tariffazione maggiorata quando si viaggia. Sono gli operatori, tra l’altro, a dover controllare che i propri clienti utilizzino questo servizio nella maniera appropriata.

Relativamente alle tariffe, invece, esistono comunque delle apposite offerte dedicate proprio all’estero, magari in previsione di un periodo piuttosto lungo per motivi di lavoro o di studio, se non si vuole passare a un operator estero, si ha comunque la possibilità di scegliere promozioni ad hoc per chi deve rimanere fuori per qualche tempo e che non può comunque usufruire del roaming a tariffa nazionale.

Per quanto riguarda, invece, le chiamate verso i paesi extra UE, queste non possono utilizzare questa normativa. Infatti, le regole europee sul roaming a tariffa nazionale non includono le telefonate o i messaggi dall’Italia verso un Paese non europeo. In questo caso occorre prestare molta attenzione, perché i costi variano di Stato in Stato e possono essere anche molto elevati.

 
 
Tariffe telefoniche negli USA

Cosa cambia se ci si reca negli Usa? La cosa più saggia da fare sarebbe quella di organizzarsi al meglio prima di partire così da non avere sorprese durante il viaggio. Esistono, anche in questo, diverse offerte e tariffe pensate proprio per le chiamate in America.

È bene sapere, tuttavia, che per utilizzare il proprio smartphone dagli Stati Uniti occorre che sia un tri-band. Occhio, quindi, se si ha un cellulare un po’ datato, perché potrebbe essere un vecchio modello dual band. Un’alternativa è scegliere una SIM USA che potrebbe essere più conveniente durante il viaggio in America, soprattutto nel caso in cui non sia brevissimo.

L’acquisto della SIM si farà direttamente negli Stati Uniti così da valutare attentamente le proposte più vantaggiose dei principali operatori che sono AT&T, Verizon, T-Mobile e Sprint. Da valutare, se ci si reca negli USA, anche l’utilizzo delle carte prepagate dai telefoni pubblici, acquistabili sia in Italia che negli aeroporti statunitensi, a patto di conoscere bene l’inglese e capire le istruzioni.

L’alternativa che azzera i costi rimane l’utilizzo di quelle app che consentono di telefonare senza costi da cellulare a cellulare o verso i telefoni fissi, compreso quelli internazionali.

 
 

Potrebbero interessarti anche...

4 risposte

  1. Caterina ha detto:

    Io ho deciso di tagliare i costi, tutti quelli che potevo e sono partita da quello del cellulare. Senza accorgemene pagavo 30 euro al mese, promozioni incluse, senza poi sfruttare tutto quello che mi avevano attivato in negozio. In un mese avrò mandato al massimo 5 sms perchè ormai uso Whatsapp, le chiamate posso farle anche quelle con Whatsapp quindi mi interessa soprattutto avere internet sul telefonino. Ho chiamato il mio operatore e ho detto chiaramente che se non mi facevano un’offerta per internet con almeno 10 Giga avrei rinuciato e cambiato. Me ne hanno offerto 30 di Giga. A insistere ogni tanto ne vale la pena.

  2. Maria ha detto:

    Ho fatto una comparazione per capire quale fosse la migliore tariffa per cellulari e mi è comparsa kena o iliad come le più basse (tariffa mensile con internet). Sono compagnie nuove che io onestamente non conosco. C’è da fidarsi?

  3. Antonia ha detto:

    Ma alla fine cosa consigliate? Io ho vodafone ma nella mia zona la comunicazione si interrompe spesso. Vorrei passare a TRE ma ho paura che poi si verifichi lo stesso problema.

  4. Christian ha detto:

    Se devo essere sincero, nonostante le centinaia di telefonate che ancora oggi ricevo dai call center di Vodafone, Wind Tre e Fastweb, quello che spendevo un paio di anni fa rispetto ad adesso è nettamente superiore. La concorrenza ha fatto bene tanto che ora posso permettermi di chiamare illimitatamente e avere internet sul telefono a meno di 10 euro. Due o tre anni fa arrivavo a spendere 40 euro!